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Il segmento testuale Piazzale Loreto è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 29Entità Multimediali , di cui in selezione 19 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 412

Brano: Loreto, Piazzale

I corpi dei patrioti esposti dai fascisti dopo la fucilazione avvenuta a Piazzale Loreto il 10.8.1944

e i poliziotti bloccarono le uscite della piazza, sicché i cittadini che casualmente vi si trovavano furono costretti ad assistervi. Due delle vittime, i patrioti Eraldo Soncini e Libero Temolo che presumibilmente s'erano accordati tra loro, prima di essere messi al muro tentarono una disperata fuga correndo in direzioni opposte. Temolo fu subito raggiunto e abbattuto da una scarica di mitra, mentre il Soncini, che — imboccato un portone — s era rifugiato in un sottoscala, venne inseguito e freddato sul posto da uno dei carnefici. Il plotone di esecuzione era comandato dal cap[...]

[...]trascorse le 24 ore, le salme poterono essere raccolte, molti mazzi di fiori deposti dai lavoratori sul selciato intriso di sangue rimasero per lungo tempo a testimoniare la solidarietà del popolo milanese.

La Delegazione lombarda del Comando generale delle Brigate d’assalto Garibaldi dif

fuse, il giorno stesso, il seguente comunicato: « In risposta alla selvaggia fucilazione di 15 ostaggi innocenti avvenuta stamane 10 agosto alle ore 6 in Piazzale Loreto, in Milano, ad opera dei banditi nazifascisti questa Delegazione Comando:

1° HA ORDINATO la fucilazione immediata di 30 prigionieri (fascisti e tedeschi) attualmente in possesso delle Brigate e Distaccamenti Garibaldi della Lombardia.

2° COMUNICA che sono stati passati per le armi 15 militi fascisti catturati nei giorni scorsi su un convoglio ferroviario della Valdossola ad opera delle Brigate d’Assalto operanti agli ordini di questa Delegazione Comando.

3° ORDINA a tutte le formazioni Partigiane Garibaldine della montagna e della pianura, ed in particolare ai Gruppi Azione Patriotti[...]

[...]eschi e ai traditori fascisti.

Sede, 10 agosto 1944 La Delegazione »

Al luttuoso episodio si sono ispirati vari artisti della Resistenza: il poeta Alfonso Gatto vi ha dedicato una nota poesia e il pittore Aligi Sassu una famosa tela. Sul luogo, a pochi metri di distanza dal punto preciso in cui sorgeva la palizzata contro la quale fu compiuto l’eccidio, si erge un sobrio monumento coi nomi dei caduti.

La nemesi storica

Il 29.4.1945 a Piazzale Loreto, per spontanea iniziativa di partigiani e popolani furono esposti i cadaveri di Mussolini e dei gerarchi fascisti giustiziati il giorno prima a Dongo. Per sottrarli allo scempio della folla, i corpi furono appesi per i piedi alla struttura metallica di un distributore di benzina. Nel medesimo giorno e in quella stessa piazza,

I corpi dei gerarchi fascisti raggiunti dalla giustizia popolare ed esposti a Piazzale Loreto il 29.4.1945

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 413

Brano: [...]arebbe stata la reazione delle autorità alleate di fronte a esso. Ma quando, la sera, il colonnello Charles Potetti, commissario per la Lombardia, giunse sul luogo insieme al suo vicecommissario colonnello Hancock, non osò discutere con i partigiani. Più tardi, al ricevimento organizzato in suo onore in Prefettura, Poletti fece la seguente dichiarazione: « Siamo andati a spasso per Milano, abbiamo trovato ordine e disciplina. Siamo stati anche a Piazzale Loreto. Esprimiamo la nostra soddisfazione al C.L.N.A.I. e ai partigiani per il magnifico lavoro fatto ». A ribadire il concetto, sembra che un altro ufficiale americano soggiungesse: « L’albero della libertà fiorisce solo laddove viene periodicamente Irrorato col sangue dei tiranni e dei martiri », rifacendosi a una nota citazione.

Alla luce dei tragici eventi del 194445 appare come una singolare coincidenza un commento poco noto di Mussolini pubblicato su II Popolo d'Italia del 26.6.1920. All’indomani del linciaggio di un brigadiere dei carabinieri, avvenuto per l'appunto in Piazzale Loreto dur[...]

[...]che un altro ufficiale americano soggiungesse: « L’albero della libertà fiorisce solo laddove viene periodicamente Irrorato col sangue dei tiranni e dei martiri », rifacendosi a una nota citazione.

Alla luce dei tragici eventi del 194445 appare come una singolare coincidenza un commento poco noto di Mussolini pubblicato su II Popolo d'Italia del 26.6.1920. All’indomani del linciaggio di un brigadiere dei carabinieri, avvenuto per l'appunto in Piazzale Loreto durante uno scontro tra forza pubblica e lavoratori, il futuro « duce » del fascismo scrisse: « La storia italiana non ha episodi così atroci come quello di Piazzale Loreto ».

Bibliografia: G. Pesce, Soldati senza uniforme, Roma, 1950; L. Valiani, Tutte le strade conducono a Roma, La Nuova Italia, Firenze, 1947; Comune di Milano, La Nostra Resistenza, 1964.

Lori, Terzo

Medaglia doro al valor militare alla memoria. N. ad Alfonsine (Ravenna) nel 1916, caduto a Biserno di Santa Sofia (Forlì) l’11.3.1944. Chiamato alle armi nel 1935, dopo pochi mesi di servizio militare fu confinato nell'isola di Ventotene. Qui, con lo studio e l’aiuto dei compagni, maturò la sua coscienza politica. Riacquistata la libertà solo con la caduta del fascismo, dopo 1*8.9.1943 fu[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 496

Brano: [...]o Barbieri, Ercole Bazzoni alla Breda; Michele Levrino, Cesare Lorenzi, Natale Canducci, Empidonio Chendi alla Falck; Tranquillo Lazzari ni, Cesare Ri gol di e Mario Vacchini alla Pirelli; l’ex deputato socialista Umberto Recalcati della Broggi, tutti individuati come organizzatori degli scioperi, furono arrestati insieme a molti altri e deportati nei lager tedeschi, da dove non fecero più ritorno.

Il 10.8.1944, tra le vittime della strage di Piazzale Loreto (v.), erano Giulio Casiraghi e Umberto Fogagnolo della Ercole Marelli, Libero Temolo ed Eraldo Soncini della Pirelli, e ancora i sestesi Renzo Del Riccio e Domenico Fiorani (v.). All'indomani della strage, i lavoratori della Pirelli e della Breda scesero in sciopero di protesta e, alla Pirelli, i nazifascisti effettuarono ancora 50 arresti.

Dopo il marzo 1944, comunque, la strategia imperniata sui grandi scioperi era mutata, essendo diventata questa forma di lotta meno efficace

a causa delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime che già impedivano di fatto la produzione. [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 677

Brano: [...]do ginnastica. Scarcerato e poi di nuovo arrestato, nel giugno del 1944 venne confinato a Lumezzane (Brescia). Nuovamente libero, condusse un’esistenza oscura e stentata a Milano.

La sua fine fu quasi casuale: il 28.4.

1945, mentre in tuta da ginnastica faceva una corsa di allenamento per le vie della città, fu riconosciuto e fermato dai partigiani. Condotto in un’aula del Politecnico, subì un processo sommario. Il giorno dopo fu portato a Piazzale Loreto e fucilato.

Mussolini, parlando di lui nei suoi ultimi giorni, aveva detto: « Starace? Un gladiatore postumo ».

D.Ca.

Stati Uniti d’America

U.S.A.. Repubblica federale presidenziale composta da 50 Stati, di cui 48 nella parte centrale del continente nordamericano (fra il Canada e il Messico) e 2 non contigui (il territorio dell’Alaska, a nord del Canada; l’arcipelago delle Hawaii, nell’oceano Pacifico, a 5.000 km dal Continente). Fa parte degli U.S.A. il District of Columbia (174 kmq), sede dellamministrazione federale e territorio formalmente neutrale. Gli U.S.A. occupano una sup[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 522

Brano: [...]morte (I. Palermo, 1972); Torino la coscienza operaia (I. Palermo, 1972); Cinemanifesti sul fascismo (A. Berti niS. FerriS. Nuti, 1973); La 53“ Brigata Garibaldi (A. Censi. 1973); Fuori la città l’inferno (A. Lugli, 1973); Il 1943 (A. Giannarelli, 1973); Quel 6 aprile (F. Tului, 1974); La risposta di Marzabotto (E. Ravel, 1974); Voi ci uccidete, ma noi non morremo mai (A. Govi,

1974); Aldo dice: 26x1 (R. Toniato, 1975); Dalla marcia su Roma a Piazzale Loreto (P. GobettiG. Risso, 1975); Fischia il sasso (M. Tognarini, 1975); Liceo Classico, una esperienza di ricerca sulla Resistenza (P. NataliP. Zanardi, 1975); Lotta partigiana (P. GobettiG. Risso, 1975); Maria Occhipinti (E. Forcella, 1975); Nacht in Mauthausen (F. Del Bravo, 1975); 6 Aprile 1944 / Drammatizzazione di un ricordo (C. Sacchettoni,

1975); Il tempo dell'ira (G. AngeloniF. Rampini, 1975); Lo avrai camerata Kesserling (G. BernagozziP.L. Bugané, 1976); Per capire quel giorno (RAI, 1976); Resistenza, una nazione che risorge (A. Giannarelli,

1976); 25 Aprile (B. Poli, 1976); Achtung[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 451

Brano: [...]rado di prospettarlo. Già nel primo Manifestoprogramma del Movimento liberalsocialista, quello del 1940, che conteneva tante apprezzabili anticipazioni, a proposito della scuola i limiti risultano abbastanza evidenti: il giusto sdegno

SCUOLA e RESISTENZA

NUMERO UNICO DEL COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DELLA SCUOLA

i «ostbi^bt!a. Ag|j uomini di pensiero

e d’azione

Salvatore Principato

Qundo la notizia dell'eccidio compiuto in Piazzale Loreto, che presto chiameremo Piazzale del 15 Martiri, si propagò per la città., gli animi quasi si rifiutavano di accoglierla, il buon senso e lo spirito.della solidarietà umana bì difendevano con il dubbio dal raccapriccio che suscitava una tale tremenda verità. Ep. pure bisognò credere: sul selciato della piazza, falciati dal piombo, stravolti daU'orrore, ammucchiati l'uno sull'altro in una incompoàta desolazione, giacevano quindici poveri corpi al quali l'od o d i carnefici aveva negato perfino la compostezza di cui da millenni si ammanta la mo . te.

Tra i quindici vi era Salvatore Principato[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 363

Brano: [...]screzionalità di metodi vessatori e repressivi, praticando sovente la tortura.

Esiste ormai una vasta memorialistica di antifascisti passati per questo carcere, del quale hanno poi descritto gli aspetti più duri, ma in qualche caso anche gli episodi di umanità dei quali furono sporadicamente protagonisti talune guardie e le suore cui era affidata la custodia della sezione femminile.

Da San Vittore furono prelevati i 15 patrioti trucidati a Piazzale Loreto (v.) e i numerosi altri uccisi per rappresaglia dai fascisti a Milano. Tra le più note personalità della Resistenza che uscirono fortunosamente da quelle mura verso la fine della guerra, furono il vicecomandante del C.V.L. Ferruccio Farri (v.), liberato grazie a uno scambio di prigionieri concordato con il Comando germanico, e il generale Alessandro Trabucchi, comandante dei partigiani del Piemonte, catturato a Torino ai primi dell'aprile 1945, Egli potè uscire dal carcere al momento dell'insurrezione di Milano e fece in tempo a raggiungere il capoluogo subalpino dove diresse le fasi culminan[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 32

Brano: [...] la distruzione o gli indiscriminati bombardamenti di interi paesi o città, come accadde per esempio a Boves (v.).

Fra gli innumerevoli esempi di feroci quanto illegittime rappresaglie si possono ricordare: la strage delle Fosse Ardeatine (v.), dove 335 ostaggi furono trucidati in seguito alla morte di 33 tedeschi caduti durante l’attentato di via Rasella a Roma (10 ostaggi per ogni tedesco ucciso); la fucilazione di 15 patrioti effettuata in Piazzale Loreto (v.) a Milano, dopo l’attacco condotto dai gappisti contro un autocarro tedesco; la strage di Marzabotto (v.), dove i nazisti, pur di punire la popolazione di una zona ricca di partigiani, trucidarono con inaudita ferocia ben 1.830 persone tra cui numerose donne e bambini, distruggendo al tempo stesso sistematicamente gli abitati; gli eccidi di Bassano del Grappa (v.), dove si ebbero 171 impiccati, 603 fucilati e circa 800 deportati; l’assassinio dei

9 contadini sloveni fucilati per rappresaglia dalle truppe italiane in Jugoslavia (1942)

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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 151

Brano: [...]aloghe corrispondenze si ritrovano in alcuni disegni di Vinicio Berti, spontanei e ricchi di drammaticità (si veda soprattutto Soldati tedeschi, ma anche Partigiani fucilati e Fucilati, tutti del ’44).

AI tema della fucilazione, che pure Treccani trattò in un olio del 194243, si riferiscono i disegni Donne fucilate, di Ennio Morlotti e I corpi dei fucilati, di Giuseppe Motti; i dipinti Fucilazione di Bruno Buozzi, di Omiccioli, e I martiri di Piazzale Loreto, di Sassu; la xilografia I martiri di Loreto attendono, di Giandante X, altro artista attivo nella Resistenza che ha voluto mantenere, anche dopo, l’incognita de! suo nome; e una serie di studi a penna (anch’essi del ’44, come tutte le opere testé citate) di Pericle Fazzini per il bronzo II fucilato (1945), visto quasi come un moderno San Sebastiano.

Vanno inoltre ricordate le due versioni, in ceramica colorata, della Madre romana uccisa dai tedeschi, di Leoncillo Leonardi il quale, già sul finire del ’43, aveva realizzato con la stessa tecnica una Partigiana con le mani ferite. Ispirate a[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 411

Brano: [...]L. Perna, Umberto Fìagaini, Nereo Alfieri, Nazzareno Montanari.

Loreto, Piazzale

Grande piazza milanese, il cui nome deriva da una chiesa e da un convento (ispirati al Santuario di Loreto) ivi costruiti nel 1607 da pellegrini. Posta aN’imbocco di due importanti strade, per Monza e per il Veneto, in tempi storici vi venivano ricevuti dalla popolazione milanese i sovrani provenienti dall'Austria.

Durante la Guerra di liberazione nazionale Piazzale Loreto fu teatro di due eventi di segno antitetico: mentre il 10.8.1944 i fascisti al servizio dei tedeschi vi trucidarono 15 patrioti, meno di 9 mesi dopo vi vennero esposti i cadaveri di Benito Mussolini e di altri gerarchi repubblichini giustiziati a Dongo (v.).

I 15 patrioti

II mattino del 10.8.1944, in seguito a due attentati compiuti dai G.A,P. (v.) milanesi, l'uno contro un autocarro tedesco transitante nel vicino viale Abruzzi e l'altro avvenuto alle ore 13 del giorno precedente contro un capitano della milizia ferroviaria responsabile della fucilazione di tre ferrovieri di Greco (v.),[...]

[...]rioti

II mattino del 10.8.1944, in seguito a due attentati compiuti dai G.A,P. (v.) milanesi, l'uno contro un autocarro tedesco transitante nel vicino viale Abruzzi e l'altro avvenuto alle ore 13 del giorno precedente contro un capitano della milizia ferroviaria responsabile della fucilazione di tre ferrovieri di Greco (v.), 15 antifascisti da tempo detenuti furono prelevati dalle carceri di San Vittore da reparti della « Muti », condotti sul piazzale Loreto e ivi fucilati.

L’indomani i giornali pubblicarono un comunicato del Comando tedesco così concepito: « Un’organizzazione di elementi criminali e di pregiudicati politici che porta il nome di G.A.P. agisce in città [...]. I seguenti criminali [seguivano i nomi] appartenenti ai gruppi G.A.P. e i loro sicari, precedentemente arrestati per delitti di tale natura e provenienti per la maggior parte dai penitenziari, sono stati condannati per misura di rappresaglia alla pena di morte ».

In realtà non tutti i fucilati erano gappisti o partigiani. Alcuni erano semplici militanti nelle file della[...]


successivi
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Piazzale Loreto, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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